UNIVERSITÀ
DEGLI STUDI DI UDINE
FACOLTÀ DI ECONOMIA
Capitolo Sesto: PRODOTTI E SERVIZI
6.1. I MATERIALI
COMPOSITI A MATRICE METALLICA Il mercato industriale sembra essere ricettivo
verso i materiali a matrice metallica che rispondono
a esigenze congiunte di alta resistenza a velocità
sempre più elevate con caratteristiche di
leggerezza. Queste caratteristiche tecniche sono
soddisfatte già da qualche anno dai nuovi
composti dell’alluminio.
Sebbene la suddetta tecnologia sia stata sviluppata
sin dal 1960, solo ora esistono le condizioni necessarie
per una capillare diffusione di questo prodotto
prima circoscritto al settore aerospaziale e militare.
Le motivazioni risiedevano sia negli elevati costi
di produzione e della materia prima, sia nel fatto
che la disponibilità di materiali con caratteristiche
superiori costituiva un vantaggio strategico da
mantenere il più a lungo possibile.
Attualmente sono già operanti alcune macchine
che producono alluminio rinforzato con fibre (USA,
Inghilterra e Giappone), ma la produzione è
ancora limitata ed imperfetta, infatti, le impurità
presenti nei pezzi sono notevoli, soprattutto a
causa delle porosità dovute alla presenza
di aria. Queste limitazioni sono state ovviate con
la tecnologia realizzata e brevettata dalla DERA.
Le macchine che sfruttano il nuovo procedimento
di produzione sono definite macchine di seconda
generazione ed è in questa categoria che
rientra il macchinario che verrà acquisito
dalla M.M.C. Srl.
Attualmente i componenti che possono essere realizzati
non hanno dimensioni elevate in quanto esse sono
subordinate alle caratteristiche strutturali della
macchina.
L’obiettivo è comunque quello di procedere
ad un loro incremento per giungere alla fabbricazione
di barre ad H della lunghezza standard di 6 metri.
Per ora questo è allo stadio di progetto,
ma si prevede di realizzarlo nei prossimi anni.
Per una trattazione tecnica e storica più
approfondita si rimanda l’attenzione all’ALLEGATO
N°2, per la descrizione del processo produttivo
fare riferimento al PIANO OPERATIVO.
6.2.
LO SVILUPPO DI UN PROGETTO DI PARTI IN COMPOSITO La produzione in serie di parti in composito
si presenta come l’ultimo anello di una catena
di attività dove la componente servizio pre
e post-vendita è vitale. In breve, le fasi
di sviluppo di un progetto di parti in composito
può essere così schematizzato:
FASI DI PROGETTO
AZIENDA
DESCRIZIONE
Contatti preliminari con il cliente
MMC
Avviene sulla base delle varie attività
di marketing pianificate (vedi sezione apposita)
Verifica del potenziale: quantità annue,
livelli di prezzo sostenibile
MMC
Serve a verificare più in dettaglio
le caratteristiche del progetto, definire il
potenziale e la plausibilità del progetto
dal punto di vista economico e a lanciare lo
studio di fattibilità
Studio delle problematiche tecnico-applicative
e verifica della fattibilità
CMT
Viene inizialmente svolto da CMT e da laboratori
DERA in UK
Definizione del materiale e del processo
produttivo
CMT
Viene inizialmente svolto da CMT e da laboratori
DERA in UK
Prototipazione
CMT / MMC
Svolto in Italia in collaborazione fra CMT
e MMC. Serve anche a mettere a punto il processo
produttivo
Test
CMT / MMC
Possono essere svolti dal centro prove di
CMT e Dera in UK o presso laboratori specializzati
in Italia, con la supervisione di CMT e MMC
Eventuali modifiche e aggiustamenti
CMT
Si tratta tipicamente di aggiustamenti al
processo produttivo o piccole variazioni di
progetto che possono essere rese necessarie
dai test effettuati
Produzione serie
MMC
Fra queste fasi i “Contatti preliminari con
i clienti” potenziali in questo momento risultano
essere essenziali per l’azienda che deve costituire
un portafoglio clienti per iniziare l’attività
produttiva. Dall’analisi ci si aspetta che
si evidenzi l’esistenza di un mercato pronto
e ricettivo verso questa particolare tecnologia
e quindi disposto a sostenere quegli elevati costi
di sviluppo che essa richiede (nel capitolo 4 si
definiscono i costi per la messa a punto del processo
di produzione). È in questi termini che tutte
le varie attività di marketing fino ad ora
avviate hanno l’obiettivo di verificare il
reale potenziale dei segmenti di mercato, di aumentare
la notorietà di M.M.C. e, soprattutto, di
costituire un portafoglio clienti.
La simulazione economico – finanziaria (capitolo
6) evidenzia la necessità di acquisire almeno
due commesse di una certa consistenza i primi due
anni e tre nel terzo anno per poter avviare con
successo l’attività. Sono proprio queste
ipotesi che attraverso le attività di marketing
dovranno essere verificate sul campo. Inoltre, dovranno
essere attentamente valutate quelle fasi successive
di progettazione svolte inizialmente dalla C.M.T.
Ltd e solo successivamente, con l’acquisizione
del know-how applicativo, gestite autonomamente
dalla M.M.C.
È in questo ambito, infatti, che M.M.C. sta
definendo con la casa madre le modalità del
supporto (grado di disponibilità minima,
tempi di risposta e di intervento, frequenza dei
contatti, ecc.) che essa si impegna a fornire per
tutte le fasi di gestione delle commesse, dalla
prevendita al set-up della produzione di serie.
Si tratta comunque di un percorso evolutivo tipico
già riscontrato in settori analoghi, come
in quello dei compositi a matrice plastica e nelle
materie plastiche anche di fascia alta (tecnopolimeri):
inizialmente il know-how era posseduto quasi esclusivamente
dai produttori delle materie plastiche e delle fibre
(Du pont, Bayer, GEP, 3M, ecc.) oggi esso si è
evoluto ed è sotto il pieno controllo dei
cosiddetti “trasformatori” che, in piena
autonomia rispetto ai fornitori di materie prime,
possiedono le competenze necessarie per attuare
il processo produttivo in tutti i suoi aspetti più
critici: dagli stampi, ai materiali, alle temperature
e modalità di iniezione, fino ad arrivare
al prodotto finito.